strage

Strage di Castelvolturno, un dolore vivo
Ricordo tutto di quei giorni di quattordici anni fa. Ricordo il dolore e la rabbia di un’intera comunità, quella degli immigrati della Soweto italiana di Castelvolturno. Erano in sei, tutti giovanissimi; venivano dal Ghana, dal Togo e dalla Liberia. Nessuno era legato alla camorra o alla cosiddetta mafia nigeriana. Innocenti.

Strage alla stazione di Bologna, dopo 42 anni occorre verità e giustizia
Sono trascorsi 42 anni da quel tragico 2 agosto 1980, 85 vittime e oltre 200 feriti dell’attentato alla stazione centrale di Bologna. Alle 10.25, scoppiò la bomba. Sapevamo che erano stati i terroristi neri a mettere la bomba alla stazione di Bologna e che il Sismi e la P2 avevano

I misteri sulla strage di Paolo Borsellino
Sono passati trent’anni dalla strage di via D’Amelio dove persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i 5 agenti della scorta Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Sono tanti i ricordi di quei terribili anni, di quel biennio delle stragi del 92-93.

Capaci, 30 anni dopo
Angelo Corbo l’avevo conosciuto poco prima di diventare senatore della Repubblica. Per Fanpage.it realizzai un’inchiesta tra i sopravvissuti delle stragi di Capaci e via D’Amelio e raccolsi anche la sua testimonianza. Stasera alla festa dell’Unita’ di Firenze ci troveremo insieme a discutere di mafia. Trent’anni dopo Capaci e via D’Amelio.

Scomparso Enrico Pieri, sopravvissuto e testimone della strage nazista di Sant’Anna di Stazzema
Lo intervistai il primo novembre 2019, fu uno degli ultimi reportage che realizzai per Fanpage.it prima di diventare senatore della Repubblica: “I sopravvissuti di Sant’Anna di Stazzema”. Lui era Enrico Pieri, uno di quei sopravvissuti che conobbero l’orrore nazifascista. Aveva 10 anni quel 12 agosto 1944 quando con l’aiuto dei

Otto anni fa, la più grande strage di migranti: 368 vittime
Sono passati otto anni. Quando si sparge la notizia cerchiamo un aereo da Roma per Lampedusa. Non c’erano voli. È un giovedì quel 3 ottobre 2013, la sera dobbiamo andare in onda con la trasmissione su La7. In pomeriggio partiamo da Ciampino con un aereo solo per noi e per

Non chiamateli incidenti sul lavoro. Subito istituzione della Procura Nazionale del Lavoro
Continua la strage di morti sul lavoro. Nelle ultime ore dobbiamo registrare altre tre vittime. A Carrara nel distretto del marmo, ad Arezzo e infine a Napoli, dove ha perso la vita un operaio, impiegato nel cantiere della Metropolitana di Napoli. Bisogna investire in sicurezza, in prevenzione che vuol dire

Non si deve morire per lavorare, fermare questa strage
Laila El Harim aveva 40 anni. Lascia una figlia di 4 anni e il compagno. È rimasta incastrata nel macchinario, una fustellatrice mentre lavorava in una fabbrica del modenese. Laila El Harim come Luana d’Orazio, l’operaia di Prato uccisa dall’orditoio. Un’altra vita spezzata per il lavoro, l’ennesima di questa strage

Maledetti
Maledetti. Arrestate tre persone nella notte per la strage di Stresa. Per gli inquirenti “i tre sapevano che la cabina della funivia del Mottarone viaggiava senza freni dal 26 aprile. L’impianto segnalava anomalie e i freni sarebbero stati manomessi per evitare il blocco”. Secondo i carabinieri i tre avrebbero ammesso

Migranti, basta con le stragi in mare. Italia ed Europa intervengano a soccorrere i naufraghi
Siamo stanchi. Stanchi di veder morire donne e uomini, bambini e anziani nel Mare nostrum. Stanchi della disumanità. Stanchi delle vite che si spengono tra i flutti del Mediterraneo diventato il più grande cimitero a cielo aperto. Tremendamente stanchi che ciò avvenga quasi ogni giorno. Sono anni che gli Stati