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Operazione anticrimine ad Arzano, un segnale importante dello Stato
La vasta operazione anticrimine di oggi contro il clan della 167 ad Arzano è un segnale importante per il ripristino della legalità in un comune che ha il record di scioglimenti per infiltrazione della mafia e dimostra la massima attenzione e impegno dello Stato per un territorio da troppo tempo

Che sia fatta giustizia nel nome di Domenico Noviello
Con Loredana De Pretis, Paola Nugnes e Valeria Valente in una interrogazione abbiamo chiesto al ministro dell’Interno quali iniziative intende adottare per assicurare alla giustizia il latitante Francesco Cirillo, resosi irreperibile dopo la sentenza definitiva di condanna a 30 anni per l’omicidio dell’imprenditore Domenico Noviello. E se nell’ipotesi si ravvisassero

Liberare Arzano dall’oppressione dei clan
Il segnale di oggi è importante, l’aver riunito il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica nella sede del Comune di Arzano mostra attenzione per il territorio. Però non basta. C’è un lavoro della magistratura che ha i suoi tempi, nel frattempo sul territorio come sugli altri territori occorre

Accendere i riflettori su Arzano, garantire sicurezza e legalità
Siamo preoccupati per quello che sta accadendo ad Arzano, nel napoletano, e chiediamo ai responsabili dell’ordine pubblico di Napoli di potenziare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Il raid compiuto ieri a bordo di moto in piazza Cimmino, dove sarebbero stati esplosi colpi d’arma da fuoco, ha provocato paura

Genny Cesarano, un figlio di Napoli
Ciao Genny, ogni anno siamo qui nella tua piazza della Sanità dove nella notte tra il 5 e il 6 settembre del 2015 un proiettile sparato da un ragazzo della tua età ha spento la tua vita. Era una “stesa”, otto ragazzi su quattro moto, di un gruppo della camorra.

La camorra non dimentica: continuavano a stipendiare le famiglie dei killer di Giancarlo Siani
Ma vi rendete conto? Io sono rimasto basito. Due clan della camorra 35 anni dopo l’omicidio di Giancarlo Siani, il cronista del Mattino di Napoli ucciso il 23 settembre 1985, pagano ancora le famiglie dei killer del giornalista ucciso per il suo lavoro. È stato accertato dai magistrati che i

Covid-19, i clan pronti come lo fu il terremoto in Irpinia. Dagli investigatori per fornire elementi di cui sono venuto a conoscenza
In compagnia di Luigi Cuomo, presidente nazionale della rete antiracket ‘Sos Impresa’, e di Fabio Giuliani, referente regionale di Libera in Campania, mi sono recato presso gli uffici della Questura di Napoli per segnalare una serie di notizie di cui sono venuto a conoscenza e inerenti attività illegali, cresciute a