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Scandalo area ex Cirio, subito commissione d’accesso al Comune di Castellammare di Stabia

Occorre fare chiarezza e capire se l’intreccio politico-affaristico per il progetto di recupero e riqualificazione dell’area ex Cirio di Castellammare di Stabia sia stato tale da alterare e condizionare la vita dell’Amministrazione del Comune.

Questo è il motivo per cui insieme alle senatrici e senatori De Petris, Errani, Fattori, Nugnes abbiamo depositato una interrogazione indirizzata al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e chiesto se non ritenga opportuno la nomina, da parte del prefetto, di una commissione d’accesso agli atti dell’amministrazione di Castellammare di Stabia, al fine di accertare l’entità e la portata dei fenomeni di condizionamento malavitoso degli organi amministrativi ed elettivi, nonché garantire la piena trasparenza e la corretta azione amministrativa dell’ente locale.

Dall’indagine dei magistrati Torre Annunziata emergerebbe, infatti, un sistema di potere affaristico dove imprenditori, esponenti politici, funzionari pubblici e amministratori si davano da fare per favorire un progetto da cento milioni di euro per la realizzazione di un quartiere residenziale composto da 328 appartamenti, 110 alloggi riservati all’housing sociale e gli altri 220 in vendita sul libero mercato, oltre box e locali commerciali.

Tutto l’affare girerebbe attorno alla figura di Adolfo Greco, imprenditore già coinvolto nell’inchiesta madre denominata ‘Olimpo’ con l’accusa di concorso esterno in associazione camorristica, per presunte collusioni con il clan Zagaria, e per estorsione aggravata.

Dalle intercettazioni spuntano tra l’altro i nomi due parlamentari, il senatore Armando Cesaro e l’onorevole Antonio Pentangelo, entrambi accusati di corruzione per aver manipolato la nomina del commissario ad acta per favorire Greco e destinatari di un’ordinanza di arresti domiciliari.

Preoccupa lo spaccato, il sistema esteso e trasversale che coinvolgerebbe imprenditori, politici, amministratoti, funzionari pubblici e colletti bianchi. Ci sarebbe stato inizialmente addirittura il tentativo attraverso il consigliere regionale Mario Casillo, indagato per il reato di traffico di influenze illecite, di pilotare per conto di Greco il ritiro di emendamenti presentati dal gruppo regionale del PD contrari alla modifica della zona 7 del Put in cui ricade la stessa aera ex Cirio.

Ciò che colpisce negli atti dell’inchiesta di Torre Annunziata, inoltre, è il nome dell’assessore ai lavori pubblici e alle attività produttive del Comune di Castellammare Giovanni Russo definito una ‘pedina’ di Greco. Allo stesso modo suscita quantomeno perplessità la tempistica e le procedure adottate dall’Amministrazione Cimmino su tutta la vicenda edilizia.

Una storiaccia che dev’essere chiarita e approfondita motivo per il quale abbiamo chiesto la commissione d’accesso.

 

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