Appare evidente che fino a quando la destra propone Silvio Berlusconi come presidente della Repubblica non c’è possibilità di intesa.

Sarebbe il caso perciò che il campo democratico e progressista avanzasse una candidatura comune di alto profilo morale.

Indicasse cioè una figura che rappresenti al meglio le qualità istituzionali, morali, costituzionali di cui la Repubblica ha bisogno ancora di più in un momento così delicato della storia del Paese e dell’Europa.