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Quando mi fu sconsigliato di fare campagna elettorale a Miano

Un plauso al lavoro dei carabinieri della Compagnia Vomero e dei magistrati della Procura Distrettuale antimafia con un pensiero al compianto Luigi Frunzio per aver coordinato le indagini che ieri hanno portato agli arresti e alla disarticolazione del nascente nuovo clan ‘Quelli ‘e copp Miano’.

Un gruppo criminale che oltre al quartiere di Miano aveva esteso il potere anche nelle zone limitrofe di Chiaiano, Piscinola, Marianella, Colli Aminei. Rapine aggravate dall’uso delle armi, racket capillare, attentati incendiari, rapimenti a scopo estorsivo.

Un sistema criminale aggressivo, un clima d’intimidazione e terrore imposto in particolare a Miano.

Ne ebbi una chiara e diretta percezione nel corso della campagna elettorale per il Senato della Repubblica nel febbraio del 2020 della presenza della forza intimidatrice della criminalità organizzata in quelle strade.

Nel corso di una iniziativa nel quartiere di Miano addirittura ad alcuni volontari gli fu impedito di svolgere il volantinaggio, sguardi bassi, strane presenze e un’atmosfera di terrore. Volevo entrare nelle strade centrali di Miano ma mi fu sconsigliato da chi mi accompagnava. Allora attraversai la parte nuova fino al nuovo centro commerciale.

Le prime conferme mi giunserò dal racconto di alcuni commercianti, ebbi la sensazione che conosco bene in tanti anni di inchieste giornalistiche contro la mafia.

Lanciai l’allarme denunciando ciò che mi avevano riferito alcuni titolari di esercizi commerciali – in particolare un negoziante mi parlò delle estorsioni – le indagini hanno confermato quelle sensazioni.

Ora occorre continuare, occupare gli spazi e garantire ai commercianti, operatori economici e residenti la difesa della legalità.

Agenzia Ansa dell’epoca link

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Sandro Ruotolo

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