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Progetto Maximall Pompeii, istituire un tavolo permanente di confronto che coinvolga sindacati, enti locali e il gruppo imprenditoriale

Tra Torre Annunziata e Pompei sorgerà il ‘Maximall Pompeii’, un insediamento commerciale di circa 200 mila metri quadrati. Si tratta di un HUB Turistico polifunzionale che ospiterà 200 brand, un albergo e occuperà 1500 addetti. Un investimento che oltre a capitali privati vede la partecipazione di fondi pubblici.
Un’opera che avrà un forte impatto sulla vita di migliaia di cittadini con importanti ricadute sociali ed economiche. Non si comprende perché, nonostante varie sollecitazioni, il Gruppo imprenditoriale non si confronti con i sindacati, le parti sociali e diserti gli incontri istituzionali.
A tal riguardo, dopo un confronto con i sindacati, abbiamo depositato una interrogazione rivolta al Ministro del lavoro e delle politiche sociali e al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per chiedere l’attivazione di un tavolo di confronto che coinvolga pienamente sindacati, Enti locali e il Gruppo imprenditoriale per il rispetto dei criteri e delle condizioni sancite dal Contratto d’Area Torrese Stabiese.
Il progetto ‘Maximall Pompeii’ come sottolineano i sindacati CGIL – CISL – UIL ha ottenuto un cospicuo finanziamento pubblico, pari a circa 36 milioni di euro con risorse del Contratto d’area Torrese Stabiese ciò vincola il Gruppo imprenditoriale al rispetto di precisi criteri e condizioni.
La ricollocazione dei lavoratori espulsi dal ciclo produttivo come quelli dell’ex Metalfer, la realizzazione di spazi fisici dedicati alle lavoratrici e ai lavoratori all’interno della nuova struttura, la tutela della qualità del lavoro, dei livelli retributivi, dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, la compensazione ambientale e territoriale, nonché il rispetto, nella realizzazione della struttura sono le priorità sancite dal Contratto d’area Torrese Stabiese e che devono essere discusse e attuate in sinergia con le Organizzazioni sindacali e gli Enti locali coinvolti.
Questa iniziativa d’impresa non può essere calata dall’alto ma integrarsi nel tessuto sociale ed essere sensibile ai temi della legalità e della lotta alle organizzazioni criminali.
Pertanto auspichiamo l’intervento dei ministri affinché possa essere istituito un tavolo permanente di confronto che coinvolga pienamente sindacati, Enti locali e il Gruppo imprenditoriale per il rispetto dei criteri e delle condizioni sancite dal Contratto d’area Torrese Stabiese.

Leggi l’interrogazione al link https://bit.ly/3Ku2QbR

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Sandro Ruotolo

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