Non si deve morire per lavorare, fermare questa strage

Laila El Harim aveva 40 anni. Lascia una figlia di 4 anni e il compagno.
È rimasta incastrata nel macchinario, una fustellatrice mentre lavorava in una fabbrica del modenese.
Laila El Harim come Luana d’Orazio, l’operaia di Prato uccisa dall’orditoio.
Un’altra vita spezzata per il lavoro, l’ennesima di questa strage continua.
Bisogna investire in formazione e cultura della sicurezza ma anche nella prevenzione e vigilanza rafforzando gli organici”.
Sandro Ruotolo e Vasco Errani
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