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Nel ricordo di Genny Cesarano

È un elenco lungo.
Non c’è giorno che passi che non sia il giorno di una vittima innocente di camorra.
Ognuno di noi ha amici o familiari che hanno perso la vita in questa che è stata (ed è) una vera e propria guerra civile.
Ho perso il conto di quanti abbracci e strette di mano ci siamo dati; a Palermo come a Napoli.
Come con il papà di Genny, Antonio.
A ogni anniversario ci incontriamo nella piazza della Sanità: basta uno sguardo e ci diciamo tutto.
E oggi ad Antonio voglio dire soltanto che non è solo ma che siamo ancora pochi.
Ha ragione il presidente Mattarella: o si è contro la camorra o si è complici.
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Sandro Ruotolo

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