Liberare Arzano dall’oppressione dei clan

Il segnale di oggi è importante, l’aver riunito il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica nella sede del Comune di Arzano mostra attenzione per il territorio. Però non basta. C’è un lavoro della magistratura che ha i suoi tempi, nel frattempo sul territorio come sugli altri territori occorre fronteggiare e contrastare gli episodi criminali che preoccupano molto e inquietano.
Bisogna garantire continuità della presenza delle forze dell’ordine. Arzano dev’essere liberata come è accaduto per altri territori della nostra provincia. Lo Stato ad Arzano deve metterci la faccia, cacciare i clan e i gruppi criminali che in questi ultimi giorni a colpi di stese, rivolte e richieste estorsive stanno seminando il terrore.
Alle spalle di piazza Cimmino dove c’è la sede del Comune di Arzano, ci sono piazze di spaccio che hanno ripreso tranquillamente le loro attività. Quello che serve, in questo momento, è un investimento in sicurezza con la videosorveglianza e una presenza costante repressiva. Non è possibile che si fa il blitz, si toglie la telecamera abusiva dello spacciatore, passano tre giorni e come ci è capitato di costatare durante il sopralluogo, è ricomparsa nuovamente la telecamera.
C’è un tema importante: lo Stato ci sta mettendo la faccia e allora la politica, la società civile, i giornalisti, tutti insieme, dobbiamo accendere un riflettore e illuminare le tenebre della criminalità organizzata e aiutare la gente onesta di Arzano.
Oggi sono in piazza con i cronisti Mimmo Rubio e Giuseppe Bianco, pesantemente minacciati, e con Claudio Silvestri, segretario del sindacato unitario giornalisti della Campania. A loro esprimo la mia vicinanza e solidarietà a sostegno dell’informazione libera contro ogni tipo di minacce e intimidazioni.
Ecco il sopralluogo https://bit.ly/39pdqRs
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