Per Napoli

Lettera aperta al professor Gaetano Manfredi

Questa è una lettera aperta al professor Gaetano Manfredi, candidato a sindaco di Napoli. Candidato che abbiamo sostenuto sin dall’inizio essendo tra i promotori di quel manifesto appello di ‘Mille colori con Napoli’ con il quale abbiamo ipotizzato un luogo politico e civico dove storie, energie, appartenenze diverse potessero incontrarsi e fare un tratto di strada insieme perché c’è una città da ricostruire, da unire, da rendere più giusta, ecologica e popolare.
Entrambi eravamo e siamo convinti di far parte cioè di uno schieramento democratico, ecologista, progressista e di sinistra che ha in Gaetano Manfredi il suo candidato sindaco.
Adesso che entriamo nel vivo della campagna elettorale abbiamo bisogno però di un chiarimento da parte del candidato sindaco.  Ci rendiamo conto della necessità di coinvolgere, in questa sfida elettorale, un ampio schieramento di forze politiche e della società civile  su un minimo comun denominatore: l’antisovranismo, l’antirazzismo  e l’europeismo per contrastare la destra a trazione leghista.
Ma per noi non era e non è sufficiente. Liste pulite, ma non solo. Etica, ma non solo. Coerenza, ma non solo. C’è un punto che ci ha amareggiati profondamente. Eravamo a metà agosto, nel pieno delle proposte di candidature,  quando trapela sui giornali il nome di un consigliere comunale della Lega, ex missino, tal Vincenzo Moretto, pronto a candidarsi in una delle tredici liste che sostengono Manfredi, “Azzurri per Napoli”.
In politica come nella vita si può cambiare idea ma quella candidatura nella lista dei transfughi del centro destra che non si riconosce nelle leadership di Meloni e di Salvini, ci sembrava incompatibile con i nostri valori, primo tra tutti l’antifascismo.
Nell’immediatezza della nostra presa di posizione, siamo stati rassicurati dalle dichiarazioni pubbliche della segreteria di Manfredi. Ma nella notte della presentazione delle liste è comparso ed è rimasto il nome della figlia di Vincenzo Moretto. Non è un bel vedere una politica dove si alternano le dinastie. E non riguarda solo la candidatura Moretto.
Abbiamo bisogno di definire il perimetro della coalizione. ‘Tutti dentro’ è un rischio se non sono chiari valori e obiettivi, programmi e schieramenti. Ecco perché chiediamo ai candidati che sostengono Manfredi di dichiararsi pubblicamente antifascisti e antirazzisti. Per noi l’etica, la legalità, l’antimafia  e la coerenza sono valori imprescindibili.
Chiediamo a Gaetano Manfredi un impegno forte e pubblico che Giunta e nomine siano effettuate in piena autonomia, di grande competenza e di limpida storia, sottratte ad ogni ingerenza, al manuale Cencelli, alle oscure motivazioni e sotto la sua unica e diretta responsabilità. Abbiamo bisogno che la città venga ricostruita. Ma per noi è fondamentale lasciarci alle spalle gli arnesi della vecchia politica.
Sandro Ruotolo e Maurizio de Giovanni
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