La politica non è un’altra cosa

Sono stato invitato alla conferenza programmatica idea Napoli organizzata dal PD all’ippodromo di Agnano di Napoli. Una due giorni importante dove in modo laico sono state avanzate proposte e sviluppate idee.
Un fatto positivo perché credo fermamente nella pedagogia della politica, nel ruolo fondamentale dei partiti, dei movimenti, dell’autorganizzazione sociale e delle forme di partecipazione pre-politica e del volontariato.
Alla kermesse hanno partecipato ministri parlamentari, rappresentanti della Regione Campania, delle amministrazioni locali, dirigenti, attivisti, volontari, il mondo delle professioni.
Un dibattito a cui ho dato un contributo esterno, come senatore eletto e sostenuto con quel ‘metodo Ruotolo’ anche da una forza politica come il Pd.
Nel mio discorso che, potete vedere e ascoltare, ho specificato e sottolineato alcuni aspetti per me fondamentali: Sui valori, sull’etica in cui dobbiamo essere intransigenti. E poi liste pulite innanzitutto ma anche dei tanti bei no ai voltagabbana. In nome di un pacchetto di voti presunti, accogliere tutti.
Dobbiamo essere riformisti, concreti, invece nel raggiungimento degli obiettivi. Ho raccontato un mio disagio all’attenta platea ovvero di ascoltare la dichiarazione di una candidata che dallo schieramento a noi alternativo ha deciso di candidarsi in quello del centro sinistra per le prossime regionali in Campania.
Ho invitato tutti ad ascoltarla perché davvero non sono riuscito a capire le sue motivazioni e soprattutto le nostre per averla accettata. L’altro punto punto determinante è la questione meridionale che è la questione delle nostre classi dirigenti.
Nel Mezzogiorno abbiamo bisogno di infrastrutture per ripartire. Non abbiamo bisogno del ponte sullo stretto di Messina. La ripartenza del Paese o avviene con il Sud protagonista o non avviene.
La crisi di oggi ci impone un nuovo modello di sviluppo che significa lotte alle disuguaglianze, transizione ecologica, lotta per i diritti civili e umani.
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