La lotta delle donne e degli uomini della Whirlpool è la lotta di napoli, di tutti noi. È lo spartiacque per il lavoro, i diritti, la pace e la dignità

Oggi ho partecipato all’iniziativa ‘Mettiamo le mimose nei cannoni’ organizzata al Cral dalla Rsu ex-Whirlpool di Napoli con la presenza dei sindacati di Fim, Fiom, Uilm e numerose associazioni del territorio partenopeo.
Un momento per riflettere sull’8 marzo di lotta e solidarietà con l’Ucraina, delle vite spezzate sul luogo di lavoro, dei diritti negati, della presenza della criminalità organizzata che impoverisce i territori negando lo sviluppo.
È un 8 marzo diverso. Il nostro cuore, la nostra mente è rivolta all’Ucraina a quelle immagini dei treni presi d’assalto, a quei pianti, a quei volti delle donne, dei figli che partono lasciando gli uomini a combattere nella resistenza ucraina.
È il momento dell’accoglienza, le stime dell’Onu parlano di circa 6/7 milioni di profughi. Napoli è unica, abbiamo la capacità di aiutare, di includere, di accogliere.
Saranno tempi difficili. Stavamo uscendo dalla pandemia e ci troviamo la guerra in casa.
La lotta della Whirlpool c’entra con tutto questo. È lo spartiacque. È la lotta di Napoli, di tutti noi. Dobbiamo essere orgogliosi di voi, della battaglia per il lavoro, i diritti, la pace e la dignità.
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