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Italia-Albania. A Tirana il convegno “Falcone e Borsellino, 30 anni dopo”

Nella Sala del Centro Culturale della Cattedrale Ortodossa di Tirana, si è tenuto il convegno “Falcone e Borsellino, 30 anni dopo”.

La finalità è stata quella di coniugare la memoria nel contrasto al fenomeno criminale mafioso e la cultura che lo alimenta, promuovendo una pedagogia della cittadinanza attiva fondata sugli ideali ed i principi ispiratori della Costituzione Italiana.

La narrazione diventa resistenza quando le parole assumono nel presente una rinnovata forza e si affermano come esempio e modello.

L’iniziativa è stata promossa dall’Ambasciata d’Italia, in cooperazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Tirana e l’Esperto della Guardia di Finanza in Albania, a cui hanno partecipato il senatore Sandro Ruotolo, Bernardo Petralia, già Procuratore Generale Corte di Appello di Reggio Calabria, Ignazio Gibilaro, Generale di Corpo d’Armata e Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale della Guardia di Finanza, Gaetano Calogero Paci, Procuratore Aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, Alessandra Camassa, Presidente del Tribunale di Marsala, Don Giovanni Battista Tillieci, parroco di San Gaetano Catanoso di Gioia Tauro, prima chiesa costruita su un terreno confiscato alla ‘ndrangheta.

È stata, inoltre, l’occasione di ascoltare in collegamento online la testimonianza di Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso dalla mafia nella strage di Via D’Amelio.

La discussione è stata moderata da Giancarlo Costabile, Professore di Storia dell’Educazione alla democrazia e alla legalità presso l’Università degli Studi di Cosenza.

Il ricordo dei due magistrati palermitani è stata affidata all’allestimento presso il Teatro Metropol, in collaborazione con il Comune di Tirana, dello spettacolo teatrale “L’ultima estate. Falcone e Borsellino 30 anni dopo” di Claudio Fava, che ripercorre i loro ultimi mesi di vita.

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Sandro Ruotolo

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