Green Pass, un provvedimento salva vite

Nessun dubbio sull’utilità dello strumento del Green Pass. L’unica strada che abbiamo per sconfiggere il Covid è il vaccino. Non c’è nessuna dittatura sanitaria nel nostro Paese.
Voglio ricordare quelle immagini ignobili dei manifestanti di Novara vestiti come i deportati dei lager nazisti. Ignoranti perché non conoscono la storia, perché confondono il diritto alla salute di uno Stato che vuole salvarti la vita con il vaccino da un regime che si è macchiato dei peggiori crimini contro l’umanità, la Shoa, lo sterminio del popolo ebraico.
Non siamo ancora usciti dalla pandemia, anzi, c’è una recrudescenza del virus a livello europeo. In Italia, le cose vanno meglio perché il governo ha tenuto la barra dritta e per questo possiamo avere meno paura di altri ma nei Paesi vicini al nostro la situazione è preoccupante.
È evidente che imporre ai lavoratori pubblici e privati il possesso di una certificazione per accedere ai luoghi di lavoro ha significato una svolta necessaria per evitare il rischio di nuove chiusure. La campagna vaccinale è a buon punto ma se vogliamo contenere il numero dei contagi e mantenere sotto soglia il numero dei ricoveri dobbiamo convincere gli incerti e spingere per la terza dose se non vogliamo rinunciare di nuovo alla vita sociale. Gli esperti ci dicono che siamo all’inizio di una quarta ondata.
Quarta ondata che se continuiamo a rigare dritto sarà molto diversa dalle precedenti: ci consentirà di non rinunciare alla nostra vita, di continuare a lavorare in sicurezza. E se riusciremo a reggere meglio la quarta ondata è perché stanno funzionando vaccini e Green pass, mascherine e distanziamento.
La politica ha il dovere di assumersi le sue responsabilità. Noi ci siamo, annuncio il voto favorevole alla fiducia delle senatrici e dei senatori di Leu-Ecosolidali.
Ecco il mio intervento https://bit.ly/2YEe1f4
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