Festa del Primo maggio, ricordando Luana D’Orazio

Oggi è il primo maggio. Avrei voluto scrivere, come faccio da sempre, buon Primo maggio ma oggi no, non lo scrivo perché la mamma di Luana D’Orazio, l’operaia di 22 anni morta schiacciata dall’orditoio, dice che non c’è nulla da festeggiare se non la propria rabbia contro le morti sul lavoro.
Oggi chi lavora ha stipendi di fame, spesso non ha diritti e sono tanti, troppi, quelli che non lavorano.
Penso soprattutto ai giovani, della mia terra, del Mezzogiorno dove le percentuali di chi non studia, non si forma e non lavora sono allarmanti. Non c’è nulla da festeggiare.
Abbiamo in corso una guerra alle porte dell’Europa e la parola pace è scomparsa dai tavoli dei governi.
Non abbiamo nulla da festeggiare perché corruzione e criminalità organizzata mettono in discussione diritti e democrazia.
Viva il primo maggio!
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