Ergastolo per i boss di ‘ndrangheta e mafia. È nu juorn bbuon. Non fu solo mafia a tentare il colpo di Stato

Ergastolo per il boss della ’ndrangheta Rocco Santo Filippone e per il capo mafioso Giuseppe Graviano. Una sentenza storica emessa dalla Corte d’Assise di Reggio Calabria che prova come alla stagione stragista finalizzata a un tentativo di colpo di Stato parteciparono tutte le organizzazioni criminali.
Non solo i corleonesi di Toto’ Riina ma anche i capi della ‘ndrangheta agirono nel biennio stragista 92-94 per tentare un colpo di Stato.
Dopo le stragi del 92 in Sicilia, nel 93 ci furono le bombe di Firenze, Milano e Roma e poi abbiamo saputo dal pentito Gaspare Spatuzza che nella stagione stragista era coinvolta anche l’ndrangheta calabrese e un deposito di armi era pronto ad essere utilizzato dalla camorra napoletana.
A Reggio Calabria ci furono tre agguati agli equipaggi delle radiomobili. In sequenza, uno dopo l’altro. Il duplice omicidio dei carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, due illesi e due feriti gravemente.
Ecco, dopo esserci stato nella prima udienza da giornalista (su Fanpage.it potete trovare il mio reportage) mi è sembrato importante esserci da senatore accanto ai familiari dei carabinieri uccisi, accanto a quella magistratura che non si stanca mai di cercare verità e giustizia.
La sentenza di primo grado di condanna pronunciata dalla Corte d’assise di Reggio Calabria è importante perché si è conosciuto quest’altro pezzo di verità.
Questo vuol dire cercare sempre le verità e giustizia e mai accontentarsi delle ‘prime verità’.
Oggi è nu juorn bbuon.
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