Un po’ di me

Ho iniziato l’attività giornalistica nel 1974, cominciando a lavorare per il quotidiano il Manifesto, nel 1980 sono entrato in Rai, e sei anni dopo sono stato nominato inviato speciale per conto della sede Rai della Campania. Ero corrispondente da Napoli per il TG2 e per il GR1. Nel 1991 lavoro per il TG3 di Sandro Curzi, poi con le trasmissioni di Michele Santoro. Poi torno in Rai dove vengo prima assegnato a Rai 1 e poi a Rai 2. Ho un fratello gemello, Guido Ruotolo, giornalista de La Stampa. Ho perso mia cugina Silvia Ruotolo, vittima innocente della Camorra.

Nel 1988 inizio un’ininterrotta collaborazione con Michele Santoro. Divento caporedattore e poi vicedirettore. Collaboro a diversi programmi televisivi: Samarcanda, Il Rosso e il Nero, Tempo reale, Moby Dick, Moby’s, Circus, Il Raggio Verde, Sciuscià, Annozero. Nell’ottobre del 2009, in corrispondenza di un’inchiesta sui rapporti tra mafia e Stato e dopo aver intervistato Massimo Ciancimino, ricevo una lettera minatoria in cui viene minacciato di morte.

Il 31 ottobre 2011, alla scadenza del suo contratto con la Rai, seguo Michele Santoro e partecipo al programma Servizio pubblico.

Nel maggio del 2015 vengo messo sotto scorta dopo aver ricevuto minacce da Michele Zagaria, boss dei Casalesi. A far innervosire il capo dei Casalesi, le mie inchieste sul traffico di rifiuti tossici in Campania. A primi giorni del febbraio 2019 c’è un tentativo di revoca della scorta. La decisione viene sospesa il 5 febbraio successivo anche a seguito di numerose proteste da tutt’Italia.

Nel 2018 recito come attore, impersonando me stesso, nel film ‘Ed è subito sera’ per la regia di Claudio Insegno, con Franco Nero, sulla vita di Dario Scherillo, vittima innocente di camorra.

Sono stato eletto Senatore della Repubblica Italia il 23 Febbraio 2020, vincendo con il 48,5% dei voti nelle suppletive Collegio uninominale Campania 07.