Per Napoli

Chi tocca la Masseria Antonio Esposito Ferraioli, tocca noi tutti

Un presidio fisico alla Masseria Antonio Esposito Ferraioli, il bene confiscato alla camorra più importante dell’area metropolitana di Napoli. Un’iniziativa organizzata dal Comitato di Liberazione dalla camorra Area Nord di Napoli con don Maurizio Patriciello, con Giovanni Russo e tutti gli amici della nostra comunità.

La decisione d’incontrarci è scaturita perché un ‘uomo’ del pizzo, giorni fa, sapendo dove andare e con chi parlare, ha chiesto dei soldi. Una richiesta estorsiva. È stato denunciato ai carabinieri, ora attendiamo gli esiti del lavoro degli inquirenti affinché venga assicurato alla giustizia. È un segnale,non bello, che per la verità stiamo recependo anche da altre zone dell’area metropolitana.

Episodi di violenza urbana che ci devono preoccupare. La questione criminale e in particolare la questione camorra deve diventare questione nazionale. Riconosciamo un grande impegno alla Prefettura di Napoli, agli investigatori, alle forze dell’ordine, alla magistratura ma c’è da prendere atto che da soli non vinciamo, occorre rompere l’isolamento. Il timore è vivere una stagione che abbiamo già vissuto con il terremoto del 23 novembre del 1980 quando i soldi della ricostruzione contribuirono al salto di qualità della camorra.

Allo stesso modo c’è il rischio che i fondi del Pnrr potrebbero consentire un altro salto di qualità delle camorre. È un allarme che lanciamo, non casualmente, dalla Masseria Antonio Esposito Ferraioli. In questo bene confiscato della città di Afragola, in questo luogo di comunità, con tanti progetti da ultimare come il centro contro le violenze, l’orto sociale, i laboratori didattici c’è il rischio che si tenti di portare le lancette della storia indietro.

Questo non lo consentiremo. E non casualmente siamo impegnati in un tavolo di confronto permanente in Prefettura sulla vicenda dello svincolo autostradale dell’Ikea, un progetto da 14 milioni, concepito quando non esisteva ancora questo bene e che qualcuno non vorrebbe modificare con l’effetto di cancellare, in un colpo solo, una parte della Masseria Antonio Esposito Ferraioli. Questo non accadrà mai.

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Sandro Ruotolo

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