Che sia fatta giustizia nel nome di Domenico Noviello

Con Loredana De Pretis, Paola Nugnes e Valeria Valente in una interrogazione abbiamo chiesto al ministro dell’Interno quali iniziative intende adottare per assicurare alla giustizia il latitante Francesco Cirillo, resosi irreperibile dopo la sentenza definitiva di condanna a 30 anni per l’omicidio dell’imprenditore Domenico Noviello. E se nell’ipotesi si ravvisassero eventuali responsabilità quali provvedimenti pensa di adottare al riguardo.
La suprema Corte di Cassazione – Quinta sezione – , il giorno 20 novembre 2020 ha confermato la condanna a 30 anni di carcere per Francesco Cirillo, riconoscendolo come uno degli organizzatori dell’omicidio dell’imprenditore Domenico Noviello, avvenuto il 16 maggio 2008, a Baia Verde a Castel Volturno nel Casertano.
Da notizie di stampa e dalla denuncia degli stessi familiari dell’imprenditore ucciso, si apprende che Cirillo dal giorno del pronunciamento della sentenza definitiva risulta essere irreperibile.
La notizia dell’irreperibilità di Cirillo non solo ha scosso i familiari dell’imprenditore e in particolare il primogenito Massimiliano, che nel 2001 denunciò Cirillo insieme al padre, e vive da anni sotto scorta, ma anche turbato un ampio fronte civico di lotta alla camorra come il Comitato don Peppe Diana e l’amministrazione di Casal di Principe con il sindaco Renato Natale che da anni operano su quel difficile territorio per l’affermazione dei valori della legalità, della giustizia e della memoria.
Di fronte alla gravità dei fatti esposti abbiamo chiesto al ministro di adottare attraverso le forze dell’ordine e gli organismi investigativi iniziative straordinarie per assicurare alla giustizia il latitante Cirillo.
Leggi interrogazione link https://bit.ly/2K9yocP
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