Caso Paciolla, Pretendere dalle Nazioni Unite la massima collaborazione

Pretendere, è la parola giusta, dalle Nazioni Unite la massima collaborazione con le autorità italiane e con i legali della famiglia per conoscere la verità sulla morte di Mario Carmine Paciolla, il nostro connazionale 33enne, ritrovato privo di vita presso la propria abitazione a San Vicente del Caguan, località a 650 chilometri da Bogotà.
A nome anche della senatrice Loredana De Petris e del senatore Vasco Errani ho chiesto al ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio, nel corso della seduta del Question Time, l’impegno del Governo italiano.
Il nostro connazionale era cooperante Onu ed era impegnato da due anni con le Nazioni Unite, in un progetto che mirava a riconvertire gli ex combattenti al lavoro nei campi e svolgeva il monitoraggio per il rispetto degli accordi di pace tra il Governo colombiano e le FARC, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia.
Vista la gravità dei fatti e il turbamento e lo sconcerto nell’opinione pubblica sollecitiamo il Ministro al massimo impegno nei confronti del Governo colombiano.
Adottare tutte le iniziative affinché si svolgano le opportune indagini per giungere a risposte convincenti, per la ricerca della verità e della giustizia per la morte del nostro connazionale Mario Carmine Paciolla. E per ottenere queste risposte c’è bisogno della massima collaborazione delle Nazioni Unite”.
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