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Apologia del fascismo a Dongo

Ogni anno, da anni, a Dongo, sul lago di Como, in prossimità dell’anniversario della Liberazione e del giorno della fucilazione di Mussolini, in località Giulino di Mezzegra, si radunano in forma organizzata centinaia di militanti dell’estrema destra, in divisa di camicie nere, per commemorare con riti e cortei l’esecuzione del Duce e dei gerarchi.

I comportamenti dei partecipanti, spesso in divisa squadrista, hanno sempre espresso senza equivoci la volontà di propaganda del fascismo.

Da diversi anni l’Italia sta conoscendo un riemergere di movimenti di ispirazione fascista, inquietante e intollerabile per la Repubblica; l’apologia del fascismo, nell’ordinamento giuridico italiano, è un reato previsto dall’art. 4 della cosiddetta legge Scelba (legge n. 645 del 1952), attuativa della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione.

Con i parlamentari Loredana De Petris, Vasco Errani, Francesco Laforgia del Gruppo Misto (Liberi e Uguali-Ecosolidali) e Gianclaudio Bressa del Gruppo del Pd abbiamo chiesto al Ministro dell’interno se intenda assumere iniziative urgenti e incisive per contrastare efficacemente la diffusione di idee violente e razziste da parte dei gruppi neofascisti e neonazisti.

Consulta l’interrogazione al link https://bit.ly/3xwrm4O 

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Sandro Ruotolo

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