Accendiamo un faro sulla Masseria ‘Antonio Esposito Ferraioli’

Abbiamo chiesto al ministro dell’Interno se non ritiene opportuno di disporre la nomina, da parte del Prefetto, di una Commissione d’accesso agli atti del Comune di Afragola, al fine di garantire la piena trasparenza e la corretta azione amministrativa dell’ente locale.
Con le senatrici Valeria Valente e Paola Nugnes abbiamo depositato una interrogazione rivolta al ministro Lucia Lamorgese per accendere un faro sul Bene confiscato Masseria ‘Antonio Esposito Ferraioli’” ad Afragola.
Non solo atti intimidatori come l’esplosione, diverse volte, di numerosi colpi di pistola a salve, i continui danneggiamenti e furti ma riscontriamo da parte dell’amministrazione comunale di Afragola gravi inerzie nei confronti di questo Bene confiscato, il più grande dell’area metropolitana di Napoli.
Nel 2013 il Comune risultava beneficiario di un PON sicurezza sul Bene confiscato per 2 milioni e 200.000 euro finalizzato ad avviare una serie di progetti ma per un’ingiustificata ‘inerzia amministrativa’ il finanziamento è stato perso. Stessa cosa sta accadendo con un altro bando di un milione e mezzo di euro per realizzare una casa di accoglienza per donne e minori vittime di violenza. A distanza di 28 mesi il Comune di Afragola, sottoscrittore del contratto, non ha compiuto alcun atto amministrativo significativo.
Questo Bene di circa 120 mila metri quadri, sottratto vent’anni fa ai clan, e che da tre anni è diventato un presidio di legalità è finito nel mirino di un coacervo di interessi affaristici e malavitosi come quelli dello storico clan dei Moccia che domina Afragola estendendo il suo potere tra la provincia di Napoli e Roma.
Abbiamo segnalato al ministro una vicenda rilevante e legata alla particella catastale 105, un’estensione di terreno superiore a 20.000 metri quadri (2 ettari) facente parte del bene confiscato e divisa al 50 per cento tra il Comune di Afragola egli eredi Magliulo.
Nonostante le numerose sollecitazioni degli affidatari all’amministrazione di Afragola, la quota parte resta indivisa e forse non casualmente: parte del terreno, infatti, è interessato dal progetto che prevede la costruzione di un nuovo svincolo autostradale ‘ammazza ingorgo’ sul ramo dell’autostrada A1-A16 nel tratto nel quale confluisce il traffico proveniente da Bari, Roma e Napoli in danno ad Ikea che ha perso la controversia (con il giudizio del maggio 2019 del Consiglio di Stato) con i Comuni di Afragola e Casalnuovo.
Ringrazio la senatrice Valente, il presidente della Commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra che con le associazioni civiche, le cooperative, l’associazione Libera, i presidi del volontariato, tutti insieme, chiediamo con forza che la Masseria ‘Antonio Esposito Ferraioli’”, sia un bene libero e di tutti.
Leggi l’interrogazione https://bit.ly/36VrfpC
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